la foto è mia
Specchio di pioggia e asfalto
Oggi il mio viso è più leggero
Senza pianto, solo acqua e cielo
Prendo in prestito queste parole in un giorno come altri, sonnecchiante d’estate e di sveglie troppo anticipate, dal caldo e dai pensieri.
Affollati come una metropolitana all’ora di punta.
Se prendessi il volo oggi non ci sarebbe nulla di strano.
L’aria leggera danzerebbe e si scontrerebbe con quella umida.
E farebbero un rendez-vous. Le guarderei da qui, in silenzio, guarderei dove gli altri pensano non ci sia niente.
(E.)
Avevo scritto un bel commento, coi fronzoli, poi ho fatto un casino e si è cancellato tutto, ora a riscriverlo non viene lo stesso.
Ora capisco perché finisco nello spam, me lo merito.
In poche parole elogiavo la tua foto, per aver saputo scegliere il dettaglio, per averlo notato.
(mi dispiace finire nello spam e darti ogni volta il disturbo di tirarmi fuori, se vuoi lasciami pure lì)
Reynolds e i moti turbolenti dei fluidi forse avrebbero qualcosa da dire in proposito.
da Biplano di Richard Bach:
“Se volete farvi un’idea dell’avventura del volo, aspettate il momento in cui i motori cominciano a girare (…) in quell’istante c’è un frammento o un grosso blocco di avventura, di epopea e di fascino (…) In tutte le lingue, con un centinaio di termini diversi, viene il momento in cui una parola o un segnale hanno un unico significato: Vai!”
😉
eh, wordpress ha trasfomato in sorrisetti le parentesi…
strano, anche tu parli di pioggia.
gians, è una pioggia simbolica!
medituzzo, il biplano servirebbe sai?
rip, velocità dei fluidi… ehm adattamento al contenitore… ehm…
sceglie troppe anticipate. plurale, esatto, mi sveglio almeno 3/4 volte per notte, sudata…e io sudo pochissimo , ecco.
;(
NON aprire quella porta
i moti turbolenti dei fluidi fanno venire i brividi.
brrr
dovresti provare le lunghe ali bianche. dico davvero.
Leonardo in una pagina del Codice atlantico, disegnava flutti ed acque che vorticavano assieme e più sotto bimbi e ancora arti e fiori. Marginalia, spia di menti che chiaccherano tra sè e lo sguardo salta, senza collegare la mano, dall’uno all’altro. Peccato manchi l’aria che si scontra senza parere e genera brezze e pioggia e nubi e carezze per noi che guardiamo dentro, con gli occhi aperti.
meglio, almeno non bagna. 🙂
ho ripescato ombra, dall’ombra (beato te ehehehe) e lo ringrazio.
sui fluidi tess, mi sforzo di pensare sia un pensiero necessario, qualora non lo fosse avrei usato i pochi neuroni attivi per qualcosa di superfluo.
lois, sù, stringi i denti, quando le vacanze?
darioskji, mi hai fatto pensare al titolo di un film con mia madre, che non citerò per vergogna ehehehe
ferrista, dici? mi fido?
willy, prendo appunti anche a letto, prima di dormire, i marginalia sono il mio quotidiano.
gians, sì, anche se una doccia adesso sarebbe perfetta, sai?
io sono già in vacanza..oggi pomeriggio…PENNICHELLA!!!
🙂
una doccia liberatoria, è sempre gradita.
lois, oh merveille!
gians, ne ho fatte due stamattina, una prima di uscire e una nel tragitto.