Oui, ça va merci

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Se l’ape scomparisse, dicevano che dicesse Einstein, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita.
Spiegazioni da rintracciare a parte, è incredibile pensare che se vivessimo in un mondo diverso che dipendesse dall’inseminazione dei fiori da parte delle api, un mondo pulito insomma, non artificiale, questa teoria sarebbe anche attendibile.
Pensare che stanno per abbattere esemplari di alci nel parco dello stelvio. Sono troppe.
Come se un giorno i cani insorgessero e decidessero che gli uomini sono un numero intollerabile per la loro sopravvivenza e decidessero di darci una scorciatina.
Il fuco, l’ape regina, la nostra società in cui ci sono vittime mandate a morire per la salvaguardia degli altri.
E poi si scopre che tutto, davvero tutto, è colpa dell’uomo. Dal surriscaldamento, che davvero mi pare il nuovo argomento di chiacchiere globali – in ascensore si parlava del tempo e delle stagioni, pare non sia cambiato niente, eppure a memoria d’uomo il tempo cambia e in padania ai tempi dei romani c’erano i ghiacciai – alle sofisticazioni – che i contadini che inventavano il mandarancio ci paiono i pionieri dei pomodori resistenti alle gelate.
E la verità è che non cuciniamo più, che le cose pronte sono quelle che ci risolvono la serata e che fanno contenti mariti e figli.
E la verità è che, come noi trasmettiamo i geni ai nostri figli, anche le piante lo fanno coi loro frutti, e le trasformazioni continuano all’infinito, in una sorta di centrifuga perenne, in cui le zanzare volano vive e vegete con 5 gradi fuori.
Passo le giornate a prendermi in giro. Cerco motivi intelligenti per pensare che in fondo vogliono dare la colpa agli uomini, ma non è tutta colpa loro.
Che domineddio già ci sentiamo, e sarebbe ora che iniziassimo a percepirci come granelli di sabbia.
E invece una mattina come queste in cui cammini nella nebbia col sole che la squarcia, è bello pensare che se non ci fossimo sarebbe bello lo stesso.
(E.)

Published in: on novembre 17, 2008 at 10:14 am  Comments (18)  
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18 commentiLascia un commento

  1. sulla scia di: la bellezza che esiste a prescindere dall’esistenza dell’osservatore..io preferirei esserci, almeno per un po’…anche per questo cerco di evitare gli ascensori
    un salut

  2. mi viene in mente la fattoria degli animali.
    magari non c’entra, ma m’è venuta in mente.
    la foto poi, plausi alla foto.

  3. Ciao Emma, è da un po’ che non ci scriviamo. Tutto bene? Io tiracchio avanti. Mah…
    Il tuo pezzo è stimolante come sempre, ma non sono d’accordo sul finale: io penso che sarebbe brutto se non ci fossimo.
    Credo che ogni tanto sia bello anche aver COSCIENZA del senso di inadeguatezza e di perdita che abbiamo. Però CI SIAMO ed un po’ di sano egocentrismo non fa (del tutto male).
    Umh… oggi sono pesantemente philosophicus.
    Volevo ridere e far ridere ma il tentativo fallisce.
    Bah, finita la seduta d’autocoscienza.
    Anyway, besos y besos!

  4. bellissima immagine.

  5. Passo le giornate a prendermi le misure
    a salire e scendere dalle auto… che io le
    odio le automobili; passo le giornate con la valigia in una mano e nell’altra i cerotti da mettere alle dita; passo le giornate aspettando che venga domenica
    e poi un’altra domenica… e un’altra ancora.

  6. Se non ci fossimo nulla sarebbe. Le cose esistono nella nostra percezione. La bellezza è un racconto, è un concetto solo nostro: nessun animale contempla. Se non ci fossimo potrebbe non esistere più nulla che nessuno lo racconterebbe, né il vuoto né l’esplosione. Niente memoria di stagioni passate, niente amori, niente api. Il grado zero del linguaggio presuppone una lingua che parli di se stessa, non il silenzio.

  7. ma certo, miei filosofi lettori! (alludo al fan e a riccardo)
    certo che le cose esistono in quanto vengono pensate, ma le cose eccellenti sono difficili quanto rare, diceva spinoza.
    provavo a giocare con le vostre percezioni delle cose e del senso che diamo all’uomo in quanto essere che permette alle cose di essere.
    di dar loro un nome, una connotazione, un fine.
    di dar loro vita e di celebrare la loro bellezza.
    mi piace vedere queste parole, innaffiate da convinzioni radicate che sbucano fuori appena le solletico.
    grazie.
    grazie a te briciolina, come alla lois.
    davide, io vado a piedi, infatti.
    quanto alle domeniche, darioskji, ho detto spesso di non amarle. sono una da attese io.

  8. più che di egocentrismo di antropocentrismo trattasi. non ho una gran paura delle distruzioni conseguenti…
    (stasera potevi venire a Bologna che si leggeva!)

  9. ça marche merci

  10. la natura prima o poi ci cancellerà per noia!

  11. Io tifo per quelli che dovrebbero darci una scorciatina

  12. la natura prima o poi si riprende ciò che gli appartiene, per quanto l’uomo ci metta del suo, non riuscirà mai ne a controllarla ne tanto meno a distruggerla. ciao emma cara. 🙂

  13. un allora, autorevole deputato democristiano, a fronte dei ripetuti richiami a rivedere gli stili di vita disse: “Ma chi sono questi posteri che neppure votano”. Credo che la distinzione vera tra destra e sinistra sia tutta qua e che la stessa cosa emerga tra un cattolico e un buddista sull’importanza dell’uomo nell’universo.
    Tra poco pioverà e in cantiere stiamo facendo le fondazioni, accidenti.

  14. Un bellisssimo quadro chiuso in una cantina centinaia e centinaia di metri sotto terra… e praticamente inaccessibile, rimarrebbe un bellissimo quadro ? beso

  15. paio morta, ma non lo sono.
    ironizzo sul periodo impegnato che sto vivendo.
    ringrazio chi passa a lasciarmi i suoi commenti, tornero`, piu` pimpante che mai (spero).
    un abbraccio

  16. ti abbraccio anche io 🙂
    a presto!

  17. liberati dalle incombenze, sai bene che io ti seguo. un caro saluto. 🙂

  18. anche tu in crisi?


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