C’è un mondo che salpa senza di noi.
Ci sono scenari da far west, ci sono sparatorie fra fratelli laburisti, ci sono estati piovose e izquierdas unidas almeno in spagna, olandesi vecchi colonialisti e sfruttatori che si svegliano xenofobi, ma ci si erano anche addormentati; ci sono verdi che tingono i vialetti di fronte casa per vendere meglio i loro immobili.
Vento in poppa.
Prendo un caffè e ascolto una donna che chiede la separazione consensuale dall’italia.
Guardo i pannelli scoperchiati del sottotetto del mio ufficio, il vento ha provato a soffiare forte, ci ha restituito un cielo incerto e un seggio ai pirati svedesi del piratpartiet.
Verrebbe voglia di tornarsene a letto.
O di salpare con la benda e i capelli al vento.
(E.)