La vie en rose

la foto è di piXotroPic – Torino negli occhi

Il quotidiano e le sue pieghe.
Come un distratto passante e il suo distratto sigaro. Lascia la scia del suo passaggio senza volerlo.
Il giorno e le sue vetrine. Insipide e solite. I dettagli che posseggono la loro intima essenza.
L’asfalto e il suo contrario, come se fossero la terra o l’erba a farci respirare, a dirci chi siamo e che abbiamo un perchè.
Gli specchi e le loro deformazioni, con i colori che ci restituiscono. Influenzati, come noi, dal fluire del mondo e delle sue emozioni.
Orbite, come in un equilibrio celeste sconosciuto, nelle quali ci attraversiamo mentre gli occhi si incontrano per poi perdersi e non aversi più.
(E.)

Published in: on giugno 26, 2008 at 10:16 am  Comments (14)  

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14 commentiLascia un commento

  1. il mio quotidiano è molto più consueto, e l’asfalto fuma sotto il sole e le suole delle scarpe.

  2. è vero lascio la scia senza volerlo ma sempre meglio che in un locale chiuso (a proposito di quotidianità……manchi all’appello, problemi?)

  3. non so se per me sono più vive le tracce degli odori che si incrociano o gli occhi che si trovano e perdono, ma entrambe costituiscono il reticolo della quotidiana relazione con la gente (indistinta?) che mi attorna..

  4. certi occhi, invece, non si alzano…. e non lasciano vedere nulla, se non la ruga che li unisce…

  5. tutto quello che spesso non cogliamo perchè siamo sopraffatti dal tempo

  6. sì, sopraffatti dal tempo. Tempo che è contraffattore. Il suo scorrere ci porge immagini sempre più contraffatte di ciò che sta intorno.

  7. il quotidiano, ago della bilancia fra passato e futuro, la parte più importante, spesso la più trascurata trascurata

  8. oggi lo specchio mi ha deformato particolarmente, ma non gli do retta, non ero io.

  9. c’è una punta di viola in questa foto, o sbaglio?

  10. ho il ricordo degli occhi Emma: quello non se ne va e come un filo sottile cuce trame e tele di vita. Non mi accrgo d’essere distratto e mi penso attento. Chissà chi ho perduto oggi?

  11. -il mio quotidiano è il Corriere della Sera.

  12. non riesco quasi mai a incontrare occhi, quelle/i che incontro li abbassano troppo rapidamente

  13. ci sono giorni che il quotidiano pesa di più, come inserti inutili di un giornale a pagamento. sono giorni di pioggia dentro, di cuore umido, di caldo che non riesce ad uscire.
    sono giorni che aspetti solo sia notte, sapendo che nessun consiglio si porterà con sè, che nessun vento sarà abbastanza fresco. solo qualche ora di riposo per una mente stanca. se va bene.

  14. gli occhi che incontriamo spesso sono distratti e spesso li conosciamo anche.


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