La mattina, fra il sonno e la veglia, quando ancora non sai che tempo farà fuori, se c’è luce o la nebbia ha cancellato tutto, anche il cortile, quando non ricordi chi eri la sera prima, per quel nanosecondo che è una liberazione, ecco, in quell’istante la vita irrompe tutta insieme, sputata fuori dalla stanza, come acqua sul viso immediata.
In quel momento apprendi che sei lì e ricordi tutto, senza poterci fare più niente, come se il risarcimento fosse scaduto.
Quelli sono i momenti in cui è il mondo esterno a rammentarti quello che hai lasciato prima di addormentarti.
E prende le forme più disparate. Il mio mondo del mattino è la radiosveglia.
Che racconta quello che è stato e quello che sarà con oroscopi e politica mescolati in frullato.
Ieri era quello che gli inglesi chiamano blue monday. Il terzo lunedì dell’anno, la giornata più triste. Motivazioni decadenti, basate sul fatto che le feste se ne sono andate e non ci si sente né carne per la brace né un pesciolino di scoglio.
Per me blue monday rimane altro, tuttavia se ci penso, ieri mentre mi industriavo per cancellare il resto del mondo e concedermi una serata di pace, ad un concerto per pianoforte di un giovane ucraino, poteva essere considerato un giorno del cavolo.
Ho appreso che le borse sono crollate tutte e che nessuna è riuscita a rimanere aggrappata.
Non è rimasto altro che guardarle rotolare mentre per il Martin Luther King day gli americani l’hanno scampata bella perchè sono rimasti chiusi, spernacchiando a destra e a manca, mentre Francoforte gemeva e Tokyo aveva le palpitazioni.
Pertanto oggi voglio creare, mi sento in vena, rinascendo come la fenice ancora un’altra mattina.
Oggi è un light tuesday. Un tiepido, lieve martedì dopo la tempesta.
Come il cielo che si asciuga dopo un bucato.
Buon martedì pastello.
E speriamo che basti.
(E.)
ma perchè non fai come me? ignoro in che giorno della settimana io mi trovi…cioè non seguo i giorni delle settimana….hai visto che so’ tornato ai discorsi pizza e fichi? bella la foto delle matite
ho sentito anche io ieri alla radio, di questo strano lunedì, delle borse e del Martin luther king day.
insomma per il tuo lunedì e per come appre questo martedì..è come se questo questo post tu l’avessi scritto anche per me.
temo che non basterà, ma un martedi pastello è comunque una gran bella cosa. ciao
“How does it feel
to treat me like you do,
when you’ve laid your hands upon me
and you told me who you are”.
E’ stato un lunedì molto blue, ceppalonicamente…
nell’intimo parrebbe pastello, pure fori qui è un tempaccio.
light blue.
lo vorrei proprio così oggi il cielo. e mi piacerebbe anche sentirne l’odore. se chiudo gli occhi forse posso.
buon martedì (ad occhi chiusi)
quanto e’ che dura quell’attimo prima del risveglio definitivo?… che io sempre mi sveglio e basta 😦
del crollo delle borse… trovo strano che tanti qua siano preoccupati, come se avesse crollato il proprio portafoglio, non spero che mi capisca nessuno; vedrai, vengo da un posto dove questi crolli ormai non contano piu’.
oggi il cielo e’ azzurro un’altra volta!
Io stamani mi sono svegliata un pò peggio, di ieri.
Mattino brusco, sa di radiosveglia e poca voglia di caffè.
Sa di gente che non vuoi vedere.
Sono rissosissima, altro che pastelli
smack
L’umore di partenza è vario, ps cara, l’importante è accorgersene prima che il mondo ci butti addosso il suo.
E l’atterraggio non è dolce.
Tuttavia ci sono istanti (sì io li ho Diana) in cui non ti accorgi di dove sei o se dormi in un luogo diverso dal solito ti svegli convinta di essere altrove.
In quegli istanti sei vergine.
Poi il resto ti invade e inizi a dolerti.
Pizza e fichi, NY, tanto lo sapevo!
Saluti affettuosi a Nic, Zauberilla che ispira e inspira sempre (eheheh), lois, george e pigretta.
Il mio martedì è poco light in questo momento, ma almeno l’inizio lo è stato.
E` già qualcosa.
Io vorrei dormire per tutto il resto del giorno.
She would never say where she came from
Yesterday don’t matter if it’s gone
While the sun is bright
Or in the darkest night
No one knows
She comes and goes
Goodbye, Ruby Tuesday
Who could hang a name on you?
When you change with every new day
Still I’m gonna miss you…
Don’t question why she needs to be so free
She’ll tell you it’s the only way to be
She just can’t be chained
To a life where nothing’s gained
And nothing’s lost
At such a cost
There’s no time to lose, I heard her say
Catch your dreams before they slip away
Dying all the time
Lose your dreams
And you will lose your mind.
Ain’t life unkind?
Goodbye, Ruby Tuesday
Who could hang a name on you?
When you change with every new day
Still I’m gonna miss you
emma, che belle le tue foto… ogni giorno una sorpresa! passo di corsa, che oggi è giornata folle, e domani di più…. grazie dei colori!
Io immancabilmente anticipo la sveglia, forse, in questo modo, irrompo nel mondo prima che esso mi travolga.
Dev’essere così.
Il M.L.K day in USA mi ha donato 24 ore di viaggio e aeroporti bloccati dalla pioggia e dalla neve…!!
Speriamo che non vi prenda la mania omicida dell’ispiratrice di “I don’like Mondays” dei Boomtown Rats..!!!!
Passo e lascio un abbraccio ed un besito.
La mia sveglia ha un suono orribile per cui tutte le mattine sono le peggiori dell’anno!!!
Ma poi si aggiustano quasi sempre per fortuna.
Ciao
Flavio
rip, tanto so che non dormi…
NY, gli stones fanno male
paoletta, darling, pastelli per tutti oggi, ma non perché vedo la vita pastello, giammai!
Ebass, non so farlo, ma so chi ci riesce, forse è il trucco.
Ale, insomma arrivi e sparisci, sei di nuovo negli states e becchi anche i risarcimenti pelosi!
flavio, benvenuto, ce lo auguriamo che si aggiustino, di questi tempi la cosa è ardua
ci vuole fantasia
al potere.
immagino abbia passato una meravigliosa serata con la musica dell’ucraino.Che desideri di piu’?
gians, un lucano!
:))
always i used to read smaller posts which as well clear their motive,
and that is also happening with this post which I am reading at this place.